Ma se anche questa causa efficiente è reale, essa deve tuttavia avere un’importanza secondaria, perchè quattro generi della prece-dente lista vengono fecondati col mezzo del vento, e sembra non esservi alcuna ragione per ritenere che i loro fiori perfetti siano stati privati della fecondazione più spesso che quelli di qualsiasi altro genere anemofilo. All’opposto di quanto si os-serva qui relativamente al numero relativamente grande dei fiori perfetti che sono irregolari, solo uno dei 38 generi etero-stili descritti nei precedenti capitoli porta simili fiori, e tutta-via tutti questi generi dipendono assolutamente dagli insetti per la loro fecondazione legittima. Io non so spiegare questa differenza nelle proporzioni delle piante con fiori regolari ed irregolari nelle due classi se non ammettendo che i fiori etero-stili sono già così bene adattati alla fecondazione incrociata per la posizione dei loro stami e dei pistilli e per la differenza del potere fecondante delle loro due o tre categorie di polline, che ogni altro adattamento è divenuto superfluo.
Quantunque i fiori cleistogami non manchino mai di pro-durre un grande numero di semi, tuttavia le piante che li por-tano producono anche ordinariamente o nello stesso tempo o più frequentemente in un’epoca diversa fiori perfetti, e questi sono adattati ad esigere o ad ammettere la fecondazione incro-ciata. Dopo i casi narrati delle due specie indiane di Viola, le quali in Inghilterra produssero per parecchi anni soltanto fiori cleistogami e delle numerose piante di Vandellia e di alcune piante di Ononis, le quali si comportarono un anno nella stessa guisa in Germania, sembra essere prematuro l’inferire dei casi simili a quello della Salvia cleistogama la quale durante cinque anni non produsse in Germania ( ) nessun fiore perfetto, ed a quello della Aspicarpa la quale fece altrettanto per parecchi an-ni a Parigi, che queste piante non portano fiori perfetti nella loro patria.
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