Per la completa e legittima fecondazio-ne di queste piante è necessario che il polline di una forma venga portato sullo stimma di un’altra. Se si uniscono gli ele-menti sessuali appartenenti ad una stessa forma, la unione è il-legittima e più o meno sterile. Nelle specie dimorfe sono pos-sibili due unioni illegittime e dodici nelle specie trimorfe. Si hanno ragioni per ritenere che la sterilità di queste unioni non sia stata acquisita allo scopo speciale, ma che derivi come risul-tato incidentale da ciò che gli elementi sessuali delle due o tre forme furono adattati ad agire gli uni sugli altri in un modo speciale così che qualsiasi altra unione fosse egualmente ineffi-cace come quella fra specie diverse. Un altro ed ancora più no-tevole risultato incidentale è questo, che i discendenti di un’unione illegittima sono spesso nani e più o meno od anche assolutamente sterili come gli ibridi provenienti dall’unione fra due specie affatto diverse.
INDICE DELLE MATERIECAPITOLO I.
PIANTE DIMORFE ETEROSTILI: PRIMULACEAEPrimula veris. -- Differenze di struttura fra le due forme. -- Grado di ferti-lità nella loro unione legittima ed illegittima. -- P. elatior, vulgaris, si-nensis, auricula, ecc. -- Riassunto sulla fertilità della specie eterostili di Primula. -- Specie omostili di Primula -- Hottonia palustris. -- Andro-sace Vitalliana.
CAPITOLO II.
IBRIDI DI PRIMULEOxlip ibrido prodottosi naturalmente di Primula veris e vulgaris. -- Diffe-renze di struttura e di funzione fra le due specie madri.
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Primula Primula Vitalliana Primula Hottonia Andro-sace
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