Io temo però che le necessarie particolarità siano troppo sottili e troppo complicate per coloro che non trovano grande diletto nella storia naturale. Questo scritto mi offre anche l’occasione di dimostrare, che lo studio degli esseri organici può essere altrettanto interessante per un osservatore perfettamente convinto che la struttura di ogni organismo è soggetta alle leggi naturali, come per colui che vede in ogni piccola particolarità di struttura il risultato d’un intervento immediato del creatore.
Devo premettere che Christian Konrad Sprengel ha dato un buon prospetto delle disposizioni delle varie parti del fiore delle Orchidee, nella sua mirabile e assai pregiata opera: Das entdeckte Geheimniss der Natur, pubblicata nel 1793; poichè egli conobbe assai bene la posizione dello stigma e scoprì che gl’insetti sono necessarii pel trasporto delle masse polliniche1. Ma gli sfuggirono molte mirabili disposizioni probabilmente in conseguenza dell’idea preconcetta che lo stigma riceva normalmente il polline dallo stesso fiore. Così pure Sprengel ha descritto in parte la struttura del genere Epipactis, ma ha affatto frainteso la stupenda disposizione, assai caratteristica per questo genere, descritta così bene dal dottor Hooker nelle Philosophical Transactions dell’anno 1854. Il dottor Hooker ha dato una completa ed esatta descrizione della struttura delle parti accompagnata da disegni; ma non avendo egli tenuto conto dell’azione degli insetti, non ha perfettamente compreso i fatti osservati.
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