Noi sappiamo, che nelle specie fin qui descritte la sostanza vischiosa del disco, quando è esposta all’aria, diventa dura in pochi minuti, per cui sarebbe di grande utilità per la pianta, se gl’insetti nel succhiare il nettare si soffermassero alquanto lungamente, affinchè il disco adesivo possa aver tempo di fissarsi immobilmente. Una tale fermata sarebbe evidentemente necessaria, se gl’insetti fossero costretti a perforare in più punti la membrana interna del nettario e a succhiare il nettare dagli spazi intercellulari; e per ciò noi comprendiamo perchè i nettarii delle suddette orchidee non contengano il nettare libero, ma lo secernino nell’interno fra le due membrane.
Il seguente singolare rapporto conferma questa idea in un modo evidente. Io ho trovato nettare libero nei nettarii di sole cinque specie di Ophrydeæ inglesi, vale a dire nella Gymnadenia conopsea e albida, Habenaria bifolia e chlorantha e in Peristylus o Habenaria viridis. Nelle quattro prime specie il disco adesivo delle masse polliniche è nudo, vale a dire non chiuso nella borsa, e la sostanza vischiosa esposta all’aria non s’indurisce tanto celermente; poichè se ciò avvenisse diventerebbe ben presto inutile; e questo dimostra, che la sua costituzione chimica è diversa da quella delle precedenti specie di Orchis. Ma per ottenere la certezza di questo fatto, presi fuori le masse polliniche dalle logge dell’antèra per modo che la faccia superiore come l’inferiore del disco adesivo fossero esposte all’aria libera; nella Gymnadenia conopsea il disco si conservò vischioso per due ore e nella Habenaria chlorantha più di ventiquattro ore.
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Ophrydeæ Gymnadenia Habenaria Peristylus Habenaria Orchis Gymnadenia Habenaria
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