Il sig. Moggridge ha inoltre dimostrato, che nell’Italia settentrionale le specie Ophrys apifera, aranifera, arachnites e scolopax sono assieme congiunte da tanti membri rigorosamente intermedi36,) che sembrano costituire una sola specie conforme all’opinione di Linneo, che le comprendeva tutte sotto il nome di Ophrys insectifera. Il sig. Moggridge dimostra inoltre che in Italia l’ O. aranifera fiorisce per la prima, l’O. apifera è l’ultima a fiorire e le altre forme in epoche intermedie, e questo fatto è, secondo afferma Oxenden, fino ad un certo punto esatto anche nel Kent. Le tre forme che crescono nell’Inghilterra non sembrano passare le une nelle altre, come in Italia, e il sig. Oxenden, il quale ha osservato attentamente queste piante nella loro patria, mi assicurò che l’O. aranifera e l’O. apifera crescono sempre in località diverse. Questo fatto è assai interessante, poichè si hanno qui quattro forme che possono essere considerate come buone specie, e come tali sono state anche universalmente riconosciute, le quali in Italia non si sono ancora completamente separate l’una dall’altra. Il fatto è tanto più interessante, in quanto che le forme intermedie difficilmente possono essere il risultato dell’incrociamento della O. aranifera coll’O. apifera, poichè quest’ultima specie si feconda regolarmente da sè e sembra non essere visitata mai dagli insetti. Sia che noi consideriamo le diverse forme di Ophrys come specie affini, oppure come semplici varietà di una stessa specie, riesce però sempre meraviglioso, che esse differiscano fra loro in un carattere di così grande importanza fisiologica, quale è quello, che i fiori di alcune sono evidentemente adattati all’autofecondazione, e quelli di altre alla fecondazione incrociata in modo da rimanere sterili se venga loro a mancare la visita degli insetti.
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