Di ottantasette fiori portati da quattordici piante non meno di settantuno portarono frutti a maturità. Secondo lo stesso osservatore, presenta questa pianta una particolarità mirabile, vale a dire che le masse polliniche col mezzo dell’emissione dei tubi pollinici, i quali fanno l’ufficio di picciuoli, vengono fissate al rostello, e in tal modo dagl’insetti che visitano i fiori vengono asportate le masse polliniche assieme al rostello vischioso. I fiori del genere affine Cyrtostylis sono pure frequentemente visitati dagl’insetti, ma le masse polliniche di essi non vengono asportate tanto regolarmente come quelle di Acianthus; e fra 200 fiori di Corysanthes solo cinque portarono frutti.
Le Vanillidæ formano, secondo Lindley, una sottotribù delle Arethuseæ. I fiori grandi e tubulosi di Vanilla aromatica sono evidentemente accomodati alla fecondazione coll’intervento degl’insetti; ed è noto che questa pianta coltivata in regioni straniere, per es. a Borbone, Tahiti e nelle Indie Orientali, non produce neppur una delle sue silique aromatiche, se non quando venga fecondata artificialmente. Questo fatto dimostra, che un qualche insetto della sua patria americana è adattato particolarmente a questo lavoro; e che gl’insetti delle regioni tropiche sopraccennate, in cui vive la Vanilla, o non visitano i fiori, quantunque secernino grande copia di nettare, oppure non li visitano nel modo dovuto55. Voglio far menzione di due altre particolarità di struttura dei fiori: la porzione anteriore delle masse polliniche è semi-cerosa e la posteriore un po’ friabile; i granelli non sono cementati in masse, e non sono tenuti assieme da sottili filamenti elastici, ma da sostanza vischiosa; quest’ultima potrebbe contribuire a fissare il polline sull’insetto, ma io avrei pensato essere superfluo un simile aiuto, poichè il rostello è assai bene sviluppato.
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