L’antera è portata da un filamento lungo e largo il quale è fissato d’ambo i lati col mezzo di una membrana ai margini dello stigma, dando così origine ad un imperfetto clinandro. Le logge dell’antera si aprono entro la gemma e le masse polliniche vengono fissate al dorso del rostello colle loro faccie anteriori e precisamente presso i loro apici. Finalmente le logge si aprono ampiamente di modo che le masse polliniche se ne stanno quasi nude e solo parzialmente sono ancora protette dal clinandro membranoso. Ciascuna massa pollinica è divisa parzialmente lungo la sua direzione longitudinale; i granelli pollinici sono riuniti in pacchi irregolarmente triangolari, i quali contengono una quantità di grani composti, ciascuno dei quali alla sua volta consta di quattro granelli. Questi pacchi sono collegati fra loro da robusti filamenti elastici, i quali si riuniscono all’estremità superiore per formare un unico nastro piatto di color bruno, il quale col suo capo ottuso aderisce al dorso del rostello.
La superficie dello stigma circolare è straordinariamente vischiosa, ciò che è necessario affine di rompere i filamenti molto più tenaci dell’ordinario, i quali collegano i pacchi pollinici. Il labello è diviso parzialmente in due parti; la porzione terminale è curvata all’indietro e la basilare è nappiforme e ricolma di nettare. Il passaggio fra il rostello e il labello è ristretto, finchè i fiori sono giovani; ma quando sono diventati maturi, la colonnetta si allontana, muovendosi all’indietro, dal labello e permette in tal modo agli insetti, che portano le masse polliniche aderenti alle loro proboscidi, di penetrare più liberamente nei fiori.
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