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      Il rostello si protende sopra il disco e la cavità stimmatica (vedi lo spaccato C, fig. 29) ed è stato allungato ai lati per dar origine alle due antenne; la parte mediana è coperta dal peduncolo nastriforme (ped.) del pollinio. La estremità inferiore del peduncolo è inserita al disco e la superiore alle due masse polliniche (p), entro la loggia dell’antera. Il peduncolo è mantenuto nella sua posizione naturale fortemente curvato sopra il rostello sporgente; se viene liberato si distende con forza in linea retta, e contemporaneamente i suoi bordi laterali si ravvolgono all’indentro. In uno dei primi stadii di sviluppo esso è in continuità col rostello e si separa da esso più tardi per la dissoluzione di uno strato di cellule.
      Il pollinio, come si presenta dopo che si è reso libero e disteso, è disegnato in D, fig. 29. La sua faccia inferiore che si addossa al rostello si può vedere in E, dove i suoi margini laterali sono ravvolti all’indentro. In quest’ultimo disegno si può anche vedere le fessure esistenti sulle facce inferiori delle due masse polliniche. Entro queste fessure e presso la loro base è inserito uno strato di tessuto assai estensibile, il quale costituisce i picciuoli che servono a unire le masse polliniche col peduncolo. La estremità inferiore del peduncolo è fissata al disco col mezzo di un’articolazione mobile, la quale in nessun altro genere esiste, cosicchè il peduncolo può muoversi all’innanzi ed all’indietro, per quanto lo è concesso dall’estremità ripiegata in alto del disco (fig.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318