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      Se abbisognassimo di novelle prove, queste ci sarebbero date dalla natura nel così detto genere Monacanthus, il quale, come ben presto vedremo, è la femmina del Catasetum tridentatum; il genere Monacanthus è privo di pollinii da espellere e manca completamente di antenne.
      Ho detto, che nel C. saccatum la antenna di destra è sempre pendente in basso, colla punta leggermente ripiegata all’infuori, e che è quasi del tutto paralizzata. Questa mia idea è basata su cinque esperimenti, nei quali percossi violentemente, piegai e punsi questa antenna; non si manifestò nessuna azione; ma avendo io poco dopo toccato con forza assai minore la antenna di sinistra, il pollinio fu espulso con violenza. In un sesto esperimento un colpo violento sulla antenna di destra cagionò l’atto della espulsione, così che essa non è completamente paralizzata. Ma poichè questa antenna non vigila il labello, il quale in tutte le orchidee è la parte che adesca gli insetti, la sua sensibilità sarebbe inutile.
      Dalla considerevole grandezza dei fiori e specialmente del disco adesivo e dalla sua straordinaria facoltà adesiva tirai già prima la conseguenza, che questi fiori dovevano essere visitati da grandi insetti, ed al presente è noto che è così. La sostanza viscosa aderisce tanto fortemente quando è indurita, e il peduncolo è così robusto (sebbene assai sottile e largo solo un ventesimo di pollice presso l’articolazione), che con mia grande meraviglia un pollinio fissato ad un oggetto portò per pochi secondi un peso di 1262 grani ossia quasi tre oncie; e portò poi per un tempo considerevole un peso poco inferiore.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





Monacanthus Catasetum Monacanthus