Forse questi corpi non meriterebbero neppure il nome di ovuli, quantunque per l’aspetto generale e per la posizione corrispondessero esattamente a veri ovuli; poichè io non sono riuscito mai a trovare la micropila nè il nucleo; e gli ovuli non erano mai inversi.
In seguito a questi fatti diversi, vale a dire: — brevità, glabrezza e sottigliezza dell’ovario, brevità dei podospermi, stato particolare degli ovuli, mancanza di viscosità della faccia stimmatica, e della trasparenza delle sue cellule, — e in seguito alle osservazioni di Sir R. Schomburgk e del Dr Crüger, i quali non hanno mai veduto il C. tridentatum produrre semi nella sua patria nè in seguito a fecondazione artificiale, possiamo ammettere con sicurezza che questa e le altre specie di Catasetum non sieno che piante maschili.
Rispetto al Monacanthus viridis e al Myanthus barbatus, il presidente della Linnean Society mi ha cortesemente permesso di esaminare le infiorescenze conservate nell’alcool portanti fiori di ambedue questi così detti generi, che furono spedite da Sir R. Schomburgk. I fiori di Monacanthus (A, fig. 31), sono abbastanza simili nell’aspetto esterno a quelli del Catasetum tridentatum (fig. 30). Il labello, il quale occupa la stessa relativa posizione di fronte alle altre parti, non è così basso, specialmente ai lati, e il suo margine è crenato. Tutti gli altri petali e sepali sono ripiegati e non così fortemente macchiati come quelli di Catasetum. La brattea alla base dell’ovario è assai più grande.
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