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      34, troverà uno spaccato della gemma fiorale del genere affine Cynoches, il quale differisce solo per la forma dell’antera e per la presenza di un’appendice del disco adesivo più lunga e che si estende più in basso. Supponga ora che il peduncolo del pollinio sia così elastico che appena liberato non solo si drizzi, ma si ripieghi istantaneamente su se stesso in senso contrario, in modo da formare un laccio irregolare. La faccia curva, che prima era a contatto della sporgenza del rostello, forma dopo ciò la faccia esterna del laccio. La faccia esterna dell’appendice che pende dalla parte inferiore del disco non è viscosa, giace ora sulla loggia dell’antera, colla superficie viscosa del disco all’esterno. Questo è quello che avviene esattamente nel genere Mormodes. Ma il pollinio raggiunge con tal forza la sua curvatura inversa (a quanto sembra aiutato da un distornimento trasversale dei margini del peduncolo), che non solo forma un laccio, ma salta via istantaneamente dalla faccia sporgente del rostello. Essendo le due masse polliniche fissate dapprincipio piuttosto fortemente alla loggia dell’antera, quest’ultima viene pure staccata; e poichè la debole articolazione che sta all’apice della loggia dell’antera non cede tanto facilmente come il margine basilare, ne segue che la massa pollinica si slancia rapidamente in alto assieme alla loggia dell’antera, oscillando a guisa di pendolo. Ma durante lo slancio verso l’alto, l’articolazione cede e tutta la massa è lanciata verticalmente nell’aria uno o due pollici sopra l’estremità distale del labello e innanzi ad essa.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





Cynoches Mormodes