Io punsi profondamente la colonnetta in diversi punti, compreso lo stigma, tagliai i petali e lo stesso labello senza ottenere l’espulsione del pollinio; ciò avvenne tuttavia una volta, avendo io alquanto bruscamente troncato il grosso peduncolo del labello, dove senza dubbio fu irritato il vertice filamentoso della colonnetta.
Avendo io sollevato dolcemente la loggia dell’antera alla base o ad un lato, la massa pollinica fu espulsa, ma in questo caso dovette necessariamente essere stata piegata l’articolazione sensibile. Quando il fiore è da lungo tempo aperto e quasi pronto alla espulsione spontanea, basta il più insignificante urto di una parte qualunque del fiore per produrre quest’atto. Una pressione sul sottile peduncolo del pollinio e quindi sulla sottoposta sporgenza del rostello ha per conseguenza la espulsione delle masse polliniche; ma ciò non deve stupirci, perchè l’irritazione derivante dal contatto dell’articolazione sensitiva deve essere trasmessa al disco attraverso questa parte del rostello. Nel genere Catasetum, una leggera pressione su questo punto non produce l’espulsione; ma in questo genere la parte sporgente del rostello non è sulla via lungo la quale deve essere trasmessa l’irritazione delle antenne al disco. Una goccia di cloroformio, di alcool o di acqua bollente portata su questo punto non provocò alcuna attività, e con mia meraviglia non si ebbe alcun effetto, neppure esponendo tutto il fiore ai vapori di cloroformio.
Vedendo che questa parte del rostello era sensibile ad una pressione e che il fiore stava aperto ampiamente da un lato, ed impressionato da quanto aveva osservato nel Catasetum, era dapprima convinto che gli insetti entrassero nella parte inferiore del fiore e toccassero il rostello.
| |
Catasetum Catasetum
|