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      I fiori sono ermafroditi. Le masse polliniche sono perfettamente sviluppate. La faccia allungata dello stigma è estremamente viscosa ed ha tubi innumerevoli, il di cui contenuto si contrae e si coagula per una immersione nell’alcool della durata minore di mezz’ora. Se l’immersione nell’alcool dura un’intiera giornata, l’azione operata sui tubi è così forte, che essi spariscono; e ciò non ho osservato in nessun’altra orchidea. Gli ovoli, in seguito all’azione dell’alcool prolungata per uno o due giorni, offrirono il solito aspetto pastoso pellucido, carattere che è comune a tutte le orchidee ermafroditiche e femminili. Per la lunghezza non ordinaria della faccia dello stigma io mi aspettava che, se le masse polliniche non venissero espulse in seguito all’irritazione prodotta da un contatto, la loggia dell’antera si distaccasse e le masse polliniche, dirigendosi in basso, fecondassero gli stigmi dello stesso fiore. Conforme a ciò, lasciai quattro fiori senza toccarli; dopo essere stati aperti otto o dieci giorni, la elasticità del peduncolo aveva superato la forza di adesione e le masse polliniche furono espulse spontaneamente; ma esse non caddero sullo stigma e per conseguenza andarono perdute.
      Quantunque la specie Mormodes ignea sia ermafrodita, tuttavia, rispetto alle sue funzioni, deve essere dioica così bene come un Catasetum; poichè occorrendo dodici o quindici minuti prima che il peduncolo d’un pollinio espulso si distenda in linea retta e si distacchi la loggia dell’antera, egli è quasi certo che nel frattempo un insetto, il quale porti una massa pollinica aderente al suo capo, avrà abbandonato una pianta per volare su di un’altra.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





Mormodes Catasetum