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      Se il filamento fosse stato toccato da un oggetto che non fosse stato allontanato rapidamente o da un insetto, il disco adesivo vi avrebbe sicuramente aderito. Il signor Veitch mi fa noto che egli ha toccato spesse volte l’estremità della colonnetta e che ogni volta la massa pollinica si è appiccicata al suo dito. Allorchè la massa pollinica viene espulsa il peduncolo forma un laccio e la faccia esterna dell’appendice del disco poggia sull’antera e la ricopre. Nello spazio di circa quindici minuti il peduncolo si drizza e la loggia dell’antera cade; e allora la massa pollinica è nella posizione opportuna per fecondare un altro fiore. Appena che la sostanza viscosa della faccia inferiore del disco è esposta all’aria, cambia prestamente il suo colore e si indurisce. Essa si attacca allora con forza sorprendente ad ogni oggetto. Da questi fatti diversi e dall’analogia colle altre Catasetide, possiamo conchiudere che gli insetti visitano questi fiori allo scopo di morderne il labello; ma non si può prevedere se essi si arrestino sulla faccia che nel disegno è la superiore (fig. 33), e poscia si avanzino oltre il margine per rodere la faccia convessa, toccando in tal modo col loro addome la estremità della colonnetta, oppure se si arrestino dapprincipio su questa parte della colonnetta; in ambedue i casi però essi provocheranno l’espulsione delle masse polliniche, le quali andranno ad attaccarsi ad un qualche punto del loro corpo.
      Gli esemplari da me esaminati erano senza dubbio piante maschili; poichè i pollinii erano perfettamente sviluppati.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





Veitch Catasetide