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      L’ape tentò invano di retrocedere per la stessa via per cui era entrata, poichè cadeva sempre all’indietro, essendo i margini ripiegati all’indentro. Il labello si comporta in questo caso come una di quelle trappole coniche coi margini ripiegati all’indentro, che si usano per accalappiare gli scarafaggi e le blatte nelle cucine di Londra. Essa non potè uscire fuori per l’apertura esistente fra i margini ripiegati della porzione basilare del labello, poichè il filamento staminale allungato, triangolare e rudimentario chiude quella via. In fine si aperse un passaggio all’esterno attraverso una delle piccole aperture presso una delle antere, e quando fu presa si mostrò coperta del polline vischioso. Introdussi la stessa ape di nuovo nel labello ed essa ritornò nuovamente fuori per una delle piccole aperture e sempre carica del polline. Ho ripetuto l’esperienza cinque volte e sempre collo stesso risultato. Poscia asportai il labello per esaminare lo stigma, e trovai tutta la sua superficie cospersa di polline. È da notarsi, che un insetto nell’uscire deve venir a contatto prima collo stigma e solo dopo coll’antera, e quindi non può lasciare polline sullo stigma, se non quando, essendo carico del polline di un fiore, entra in un altro; per cui avviene assai probabilmente la fecondazione incrociata di due piante diverse. Delpino105 ha con molto acume preveduto che si verrebbe a scoprire un insetto che si comportasse in tal modo; poichè se, come io aveva supposto, un insetto introducesse la propria proboscide dall’esterno per una delle piccole aperture esistenti presso l’antera, ne seguirebbe assai facilmente la fecondazione dello stigma, mediante il polline della stessa pianta; ciò che egli non ammetteva, essendo convinto del fatto su cui io ho spesso insistito, — che cioè tutti gli apparecchi della fecondazione sono disposti in modo che lo stigma debba ricevere il polline da un fiore o da una pianta diversa.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





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