36. — Spaccato trasversale di un fiore di orchidea.
(I piccoli cerchi mostrano la posizione dei vasi spirali).
SS. Stigmi; Sr1 stigma trasformato nel rostello.
A1. Antera fertile del ciclo esterno; A2 A3 antere dello stesso ciclo riunite col petalo inferiore per formare il labello.
a1 a2. Antere rudimentali del ciclo interno (fertili nel genere Cypripedium), le quali danno origine per lo più al clinandrio; a3 terza antera dello stesso ciclo, che forma quando esiste la faccia anteriore della colonnetta.
Se quindi si può fondarsi sulla presenza dei gruppi dei vasi spirali, il fiore di un’orchidea è formato certamente da quindici organi modificati e saldati assieme. Noi troviamo tre stigmi, dei quali i due inferiori sono per lo più saldati fra loro, mentre il superiore è trasformato nel rostello. Vediamo sei stami disposti in due cicli, dei quali solo uno (A1) è fertile. Nel genere Cypripedium però sono fertili due stami del ciclo interno (a1 e a2), e in altre orchidee questi due stami sono più distintamente rappresentati degli altri. Il terzo stame del ciclo interno (a3) forma, se si possono seguire i suoi vasi, la faccia anteriore della colonnetta: Brown ha creduto che esso formasse spesso una protuberanza mediana o una lista che aderisce al labello, oppure nel genere Glossodia111, un organo filamentoso che sporge liberamente sul davanti del labello. La prima opinione non concorda colle mie ricerche; quanto al genere Glossodia non ne so nulla. Dei due stami sterili del ciclo esterno (A2 A3) Brown ha creduto, che essi sieno solo qualche volta rappresentati, e in questo caso da due escrescenze laterali del labello; ma io trovo che i vasi corrispondenti esistono senza eccezione nel labello di tutte le orchidee da me esaminate, — perfino quando il labello è assai esile e perfettamente semplice come nei generi Malaxis, Herminium o Habenaria.
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Cypripedium Cypripedium Brown Glossodia Glossodia Brown Malaxis Herminium Habenaria
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