Nel genere Evelyna, una Epidendrea, il clinandrio è conformato in modo analogo, così pure le corna del clinandrio nel genere Masdevallia, le quali servono altresì a tenere il labello ad una distanza conveniente dalla colonnetta. Nella Liparis pendula e in alcune altre specie queste due antere rudimentali formano non solo il clinandrio, ma anche una specie di ali, sporgenti ai due lati dell’ingresso della cavità dello stigma e servono di guida per l’introduzione delle masse polliniche. Nei generi Acropera e Stanhopea, per quanto potei osservare, i margini membranosi della colonnetta, fino presso la sua base, sono pure analogamente conformati; in altri casi però, così nel genere Cattleya, i margini pterigoidei della colonnetta sembrano essere semplici forme di sviluppo dei due pistilli. In quest’ultimo genere, come pure nel Catasetum, questi stessi due stami rudimentali servono, giudicando dalla posizione dei vasi, principalmente a rafforzare la faccia dorsale della colonnetta; e il rafforzamento della faccia anteriore della colonnetta è l’unica funzione del terzo stame del ciclo interno (a3) in quei casi, in cui fu osservato. Questo terzo stame percorre nel mezzo la colonnetta estendendosi in alto fino al margine inferiore o labbro della cavità stimmatica.
Ho detto, che nelle Ophrydee e Neottiee i vasi spirali del ciclo interno, designati nello schema da a1, a2, a3, mancano completamente, ed io li ho cercati diligentemente; ma in quasi tutti i membri di queste due tribù esistono due piccole papille o processi auricolari, come furono spesso chiamati, esattamente nella stessa posizione che sarebbe propria delle due prime di queste antere, se esistessero.
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Evelyna Epidendrea Masdevallia Liparis Acropera Stanhopea Cattleya Catasetum Ophrydee Neottiee
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