Se noi esaminiamo ora uno dei rostelli più semplici — ad esempio quello di una Cattleya, o di un Epidendrum, — troviamo un grosso strato di sostanza viscosa, il quale non è distintamente secreto dalla superficie viscosa dei due stigmi saldati assieme; lo scopo di esso è semplicemente di fissare le masse polliniche agli insetti che escono dal fiore, e così esse vengono cavate fuori dall’antera e trasportate su di un altro fiore, dove sono trattenute dalla faccia stigmatica quasi ugualmente viscosa. La funzione del rostello è quindi sempre quella di trattenere le masse polliniche, ma qui indirettamente e coll’intervento dell’aderenza al corpo d’un insetto.
La sostanza viscosa del rostello e dello stigma sembrano essere della stessa natura; quella del rostello ha per lo più la speciale qualità di disseccarsi e d’indurirsi in breve tempo; quella dello stigma, quando è allontanata dalla pianta si dissecca evidentemente con maggior rapidità di una soluzione di gomma egualmente densa e tenace. Questa tendenza al disseccamento è tanto più mirabile, in quanto che Gärtner116 ha trovato, che le gocciole del secreto stimmatico della Nicotiana non si disseccano in due mesi. Se si espone all’aria la sostanza viscosa del rostello di molte orchidee, essa cambia di colore con una rapidità meravigliosa, e diventa bruno-purpurea; ed io ho osservato un simile mutamento di colore, sebbene più lento, nel secreto viscoso degli stigmi di alcune orchidee, ad esempio, nella Cephalanthera grandiflora. Se si colloca il disco adesivo di una Orchis nell’acqua, come hanno fatto Bauer e Brown, vengono emesse piccolissime particelle in un modo particolare e con violenza; ed io ho osservato esattamente la stessa cosa nello strato di sostanza viscosa che ricopriva i tubi pollinici in un fiore non peranco aperto di Mormodes ignea.
| |
Cattleya Epidendrum Gärtner Nicotiana Cephalanthera Orchis Bauer Brown Mormodes
|