In questo caso si avrebbe formato un rostello incipiente.
Il rostello presenta nei diversi gruppi una grandissima somma di variazioni di struttura; ma la maggior parte di queste differenze possono essere collegate fra loro senza lacune molto grandi. Una delle differenze più evidenti sta in ciò, che può essere viscosa tutta intera la faccia anteriore fino ad una certa profondità, oppure possono divenir viscose solo le parti interne, e in questo caso la superficie diventa, come nel genere Orchis, membranosa. Ma questi due modi di essere passano tanto gradatamente l’uno nell’altro, che riesce quasi impossibile tirare una qualsiasi linea di separazione fra loro. Così nel genere Epipactis la faccia esterna subisce una profonda modificazione del primitivo suo stato cellulare, poichè vien trasformata in una membrana assai elastica e delicata, la quale per se stessa è solo pochissimo viscosa e permette di trasudare facilmente alla sostanza viscosa sottoposta; tuttavia essa funge da membrana e la sua faccia inferiore è rivestita di molta sostanza viscosa. Nella Habenaria chlorantha la faccia esterna è in alto grado viscosa, ma sotto il microscopio si presenta assai simile alla membrana esterna di Epipactis. Finalmente, in alcune specie di Oncidium, ecc., la faccia esterna, che è viscosa, per quanto si può osservare sotto il microscopio, differisce dallo strato viscoso sottoposto solo nel colore: essa deve tuttavia presentare una qualche differenza essenziale, poichè trovo, che la sostanza sottoposta si conserva molle, finchè si mantenga inalterato lo strato esterno esilissimo; ma se quest’ultimo viene distrutto, la sostanza sottoposta s’indurisce rapidamente.
| |
Orchis Epipactis Habenaria Epipactis Oncidium
|