Pagina (284/318)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      ) impiegano i propri escrementi per fabbricare una difesa al loro corpo delicato.
      Voglio ricordare che nel primo capitolo furono addotte le prove che il nettare non fu mai trovato entro i nettarii speroniformi di parecchie specie di Orchis, ma che certe specie di insetti perforano la delicata interna membrana colle loro proboscidi e succhiano il fluido contenuto negli spazi intercellulari. Questo fatto fu confermato da Hermann Müller, ed io ho ancora dimostrato, che perfino i lepidotteri sono in istato di perforare altri tessuti molto più solidi. È un caso interessante di reciproco adattamento, che in tutte le specie britanniche, prive di nettare libero, la sostanza viscosa del disco del pollinio richiede due o tre minuti per indurire, e dovrà essere un vantaggio per la pianta che gli insetti siano costretti in tal guisa a trattenersi alquanto per impadronirsi del nettare, dovendo perforare il nettario in diversi punti. D’altro canto in tutte le Ophrydee che accumulano nettare, pronto ad essere assorbito dentro il nettario, i dischi sono bastantemente viscosi per attaccare i pollinii agli insetti, senza che la sostanza diventi rapidamente dura, e quindi la pianta non avrebbe alcun vantaggio se gli insetti si trattenessero per alcuni minuti nel succhiare il nettare.
      Riguardo ai casi delle Orchidee esotiche coltivate, in cui esiste un nettario senza traccia alcuna di nettare libero, è impossibile naturalmente avere la certezza assoluta che esse nelle loro naturali condizioni di vita non ne contengano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





Orchis Hermann Müller Ophrydee Orchidee