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      Si può naturalmente domandare, perchè le Orchidee presentino tanti e così perfetti apparecchi allo scopo della loro fecondazione? Secondo le osservazioni di diversi botanici e secondo le mie proprie, molte altre piante presentano indubbiamente adattamenti analoghi e assai perfetti, ma sembra che essi siano realmente più numerosi e perfetti nelle orchidee che nella massima parte delle altre piante. Fino ad un certo punto si può rispondere a questa domanda. Poichè ogni ovulo abbisogna almeno di uno, e probabilmente di parecchi granelli pollinici133, e poichè i semi prodotti dalle orchidee sono oltre misura numerosi, si comprende come sia necessario che arrivino grandi masse di polline sullo stigma di ciascun fiore. Anche nelle Neottiee, che hanno un polline granuloso e i di cui granelli sono collegati fra loro da deboli filamenti, io ho osservato, che vengono lasciate sugli stigmi considerevoli masse di polline. Questa circostanza sembra spiegare, perchè i granelli siano riuniti in pacchetti o in grandi masse cerose, come avviene in tanti gruppi, vale a dire, per evitare una perdita nell’atto del trasporto. I fior del maggior numero delle piante producono una quantità sufficiente di polline per fecondare parecchi fiori; cosicchè è permessa e favorita la fecondazione incrociata. Ma nelle numerose orchidee che producono solo due masse polliniche e in alcune Malaxee, che ne producono una sola, il polline d’un fiore non potrà fecondare più di due fiori o soltanto uno, e casi di questo genere non si verificano, a quanto credo, in nessun altro gruppo di piante.


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I diversi apparecchi col mezzo dei quali le orchidee vengono fecondate dagli insetti
di Charles Darwin
Utet
1883 pagine 318

   





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