A questa categoria si potrebbero ascrivere tre specie inglesi, e cioè la Cephalanthera grandiflora, Neottia nidus avis e forse la Listera ovata. Nell’Africa del Sud la Disa macrantha si feconda spesso da sè; ma il sig. Weale crede che essa venga pure incrociata col mezzo di farfalle notturne. Tre specie appartenenti alle Epidendree aprono solo di rado i loro fiori nelle Indie occidentali; e tuttavia questi fiori si fecondano da sè; egli è però dubbioso, se la loro fecondazione sia perfetta, poichè un numero relativamente grande di semi prodotti spontaneamente in una serra da alcuni membri di questo gruppo erano mancanti di embrione. Alcune specie di Dendrobium sono pure da ascriversi a questa serie per la loro struttura e per la circostanza che esse producono occasionalmente allo stato di coltivazione delle capsule.
Delle specie che si fecondano regolarmente da sè senza alcun aiuto e producono capsule di perfetta grandezza nessun caso è più evidente di quello della Ophrys apifera, da me comunicato per la prima volta nella prima edizione della presente opera. A questo caso si possono oggidì aggiungere due altre piante europee, Orchis o Neotinia intacta e Epipactis viridiflora. Due specie dell’America del Nord sembrano trovarsi nello stesso caso, la Gymnadenia tridentata e la Platanthera hyperborea; ma non è stabilito se esse, fecondandosi da sè, diano un prodotto completo di capsule contenenti buoni semi. Un mirabile Epidendrum del Brasile del Sud, il quale porta due ampie antere, si feconda abbondantemente col loro contenuto, e il Dendrobium cretaceum produsse, come si è saputo, semi perfetti per autofecondazione in una serra dell’Inghilterra.
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