In fine devono pure ascriversi a questa categoria lo Spiranthes autumnalis e due specie di Thelymitra abitanti dell’Australia. Senza dubbio si dovranno aggiungere più tardi altri casi a questo breve elenco di circa dieci specie, le quali secondo ogni apparenza si fecondano perfettamente da sè, e al numero quasi eguale di specie che si fecondano incompletamente da sè, quando manca la visita degli insetti.
È meritevole di attenzione speciale il fatto che i fiori di tutte le specie autogamiche sopra nominate conservano tuttora diversi dettagli di struttura, i quali senza alcun dubbio sono adattati a favorire la fecondazione incrociata, sebbene attualmente solo di rado o mai vengano in azione. Noi possiamo conchiudere da ciò, che tutte queste piante derivano da specie o da varietà le quali in un’epoca antica venivano fecondate coll’intervento degli insetti.
Inoltre parecchi generi, a cui appartengono queste specie autogamiche, comprendono altre specie incapaci di fecondarsi da sè. E infatti il genere Thelymitra presenta l’unico esempio da me conosciuto di due specie appartenenti allo stesso genere ed autogamiche. Se si considerano tali casi, come nei generi Ophrys, Disa ed Epidendrum i quali comprendono un’unica specie perfettamente e normalmente autogamica, mentre le altre specie solo di rado vengono in un modo qualsiasi fecondate, e questo in causa della rarità delle visite degli insetti acconci, — e se si pensa inoltre al grande numero di specie esistenti in tutte le parti della terra, le quali per questa stessa ragione solo di rado vengono fecondate, si è indotti a credere che le sopra accennate piante autogamiche abbiano dipeso in un’epoca antica, per rapporto alla loro fecondazione, dalla visita degli insetti, e che venendo a mancare tali visite e non producendo più una sufficiente quantità di semi, abbiano corso pericolo di estinguersi.
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