Di più, in tal caso, una piccolissima quantità di polline avrebbe bastato alla fecondazione, mentre che se ne formano milioni di granelli. - Al contrario l'aprirsi dei fiori e la produzione d'una grande quantità di polline sono necessari alla fecondazione incrociata. Queste osservazioni sono chiaramente comprovate dai caratteri delle piante dette cleistogene,(2) che portano sullo stesso piede due specie di fiori. Gli uni sono perfettamente chiusi, e non possono essere incrociati, ma sono tuttavia fertilissimi, malgrado la esigua quantità di polline che producono. I fiori dell'altra specie contengono molto polline, e sono aperti; questi possono essere e sono realmente spesso fecondati per incrociamento.(3) Anche Hermann Müller ha scoperto questo fatto importante che vi sono delle piante le quali si presentano sotto due forme, cioè a dire che producono sopra due piedi distinti, due specie di fiori ermafroditi. - La prima forma porta piccoli fiori costruiti per la fecondazione diretta, mentre l'altra produce dei fiori più grandi e più rimarchevoli, formati ad evidenza per la fecondazione incrociata per opera degli insetti, e che non producono semi nel caso che venga a mancare l'aiuto di questi animalucci.
L'attitudine dei fiori alla fecondazione incrociata, è uno studio che mi interessa già da trentasett'anni, e per il quale io ho già accumulato una quantità considerevole d'osservazioni, rese, del resto, superflue per la pubblicazione recente di molte eccellenti memorie in tale argomento.
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Anche Hermann Müller
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