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      Io dubitai a lungo se vi fosse utilità nel dare le misure separate di ciascuna pianta, e mi sono deciso a fare come ho fatto, a fine di dimostrare che la superiorità delle piante incrociate sulle autofecondate non può ordinariamente dipendere, per esempio, dalla presenza di due o tre piante straordinarie, dall'una parte, o da qualche soggetto mal riuscito, dall'altra. - Sebbene molti osservatori abbiano segnalato, con insistenza, in termini generali, la superiorità delle varietà incrociate sopra l'una o l'altra delle piante generatrici; essi però non ne diedero alcuna misura precisa;(12) anch'io ho riunito gl'individui della stessa varietà senz'alcuna osservazione nè sopra il loro incrocio nè sopra la loro autofecondazione. - Del resto tali esperienze domandano molto tempo (le mie durarono undici anni); non è adunque probabile ch'esse possano facilmente ripetersi.
      Avendo misurato una piccola quantità di piante incrociate ed autofecondate, m'era importantissimo di rilevare fino a qual punto le mie medie erano degne di fede. - Domandai dunque al signor Galton, che ha una grande esperienza nelle ricerche statistiche, di esaminare alcuna delle mie tavole di misurazione, e precisamente sette; e sopratutto quelle relative all'Ipomaea, alla Digitalis, alla Reseda lutea, Viola, Limnanthes, Petunia, e Zea. Se noi, misurando da dieci a venti uomini di differenti nazioni, volessimo stabilire un dato sulla loro altezza media; esso risulterebbe certo inesatto; ma colle mie piante incrociate ed autofecondate il caso è diverso; poich'esse furono prese tutte d'una età, assoggettate dal principio alla fine alle medesime condizioni, ed erano infine provenienti dagli stessi genitori.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Galton Ipomaea Digitalis Reseda Viola Limnanthes Petunia Zea