L'esperienza è fatta nelle colonne VII ed VIII, dove la regolarità è evidente e ci giustifica allorchè noi consideriamo questa media come degna di fede. Io ho riordinate queste misure, e le ho rivedute col solito metodo, tracciando attraverso le cifre una curva a mano volante; ma tale revisione non fece altro che modificare semplicemente le medie ottenute dalle prime osservazioni. Nel caso presente, come in tutti gli altri ravvicinati, la differenza fra il processo originario e il processo riveduto è al disotto del 2 per cento del valore medio. V'è questa importantissima coincidenza, che nelle sette specie di piante di cui ho esaminate le misure, le proporzioni fra la altezza media delle piante incrociate e delle autofecondate costituisce cinque casi che danno quantità vicinissime. Nella Zea Mais la proporzione è come 100 a 84, e nelle altre essa è compresa fra il 100 a 76 e il 100 a 86.
VasiIncrociate
AutofecondateDifferenza
I.
0,471
0,481
+ 0,010
II.
0,521
0,475
- 0,046
III.
0,528
0,421
- 0,107
IV.
0,493
0,400
- 0,093
La determinazione della variabilità (calcolata da ciò che tecnicamente si chiama l'errore probabile) è un problema d'una soluzione più delicata, che quello della determinazione del valore dei processi; in maniera che, dopo molti esperimenti, io dubito che da questo piccolo numero di osservazioni, si possano dedurre delle conclusioni. Bisognerà poter disporre delle misure di almeno 50 piante per ciascun caso, onde essere in grado di ottenere risultati certi. Del resto, un fatto relativo alla variabilità, benchè mancante nel Mais, si avvera certamente nel più gran numero di casi; ed è che le piante autofecondate contengono un numero maggiore di individui eccezionalmente piccoli, mentre le incrociate raggiunsero, in generale, il completo sviluppo.
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Zea Mais Mais
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