Siccome i fiori destinati all'incrociamento non furono mai evirati, è probabile, e forse anche certo, che io sbagliassi qualche volta la fecondazione incrociata, e che questi fiori venissero in seguito spontaneamente autofecondati. Questo fatto sarà avvenuto facilissimamente nelle specie dicogame, perchè, senza una grande attenzione, è difficile di sapere se in questi fiori gli stigmi siano atti alla fecondazione quando le antere sono aperte. Ma in ogni caso, siccome i fiori erano protetti dal vento, dalla pioggia e dagli insetti, il polline da me deposto sulla superficie dello stigma, prima che questo organo fosse maturo, deve, in via ordinaria, esser rimasto intatto fino alla maturità, e i fiori devono in tal caso aversi incrociato, appunto com'era mio scopo. - Nondimeno è probabile che dei rampolli autofecondati, siansi talvolta trovati, per tal modo, fra le piante incrociate. Anche in questo caso, l'effetto dell'accidente non fu già di esagerare, sì bene di diminuire la superiorità media delle piante incrociate sulle autofecondate.
Gli errori provenienti dalle predette due cause e da altre ancora, come p. e. l'insufficiente maturità di qualche seme (per quanto si abbia cura di prevenir questo malanno) la malattia o qualche guasto inavvertito toccato a qualche pianta, sono stati notati, e in larga proporzione allorchè trattavasi di misurare e valutare le medie di molte piante incrociate ed autofecondate. Molte, fra tali cause d'errori, han dovuto essere tolte colla precauzione di far germogliare i grani in una sabbia umida, e di pigliarne le piante appaiate, perchè non si può pretendere che semi, più o meno maturi, sani e ammalati, possano germogliare contemporaneamente.
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