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      Siamo adunque condotti a questa supposizione (che vedremo presto confermata), che Heros ha trasmesso alla sua discendenza una particolare costituzione adatta alla autofecondazione.
      Si vedrà ancora che i discendenti autofecondati di Heros non soltanto ereditarono dai loro genitori una potenza vegetativa eguale a quella delle piante ordinarie inter-incrociate, ma sono pure diventati più fertili dopo l'autofecondazione, che non siano d'ordinario le piante di questa specie. I fiori dei nipotini autofecondati di Heros, nella Tabella XVI (l'ottava generazione di piante autofecondate) furono fecondati col loro proprio polline e produssero molte capsule, di cui cinque (è veramente scarso tal numero per ottenerne una media esatta) contenevano 5,2 granelli per ciascuna, ciò che costituisce una media più elevata di quella che fu osservata in qualche altro caso nelle piante autofecondate. Le antere prodotte da questi nipotini autofecondati furono floride e provvedute di polline, egualmente che quelle delle piante inter-incrociate della generazione corrispondente, mentre ciò non accadeva colle piante autofecondate ordinarie delle ultime generazioni. Nondimeno, qualcheduno dei fiori prodotti dai nipotini di Heros furono un poco mostruosi come quelli delle piante autofecondate dell'ultima generazione. Per non dover più riparlare della loro fecondità, aggiungerò che 21 capsule autofecondate prodotte spontaneamente dai pronipoti di Heros (formanti la nona generazione di piante autofecondate) contenevano in media 4,47 semi, e tale è una media tanto elevata quanto quella dei fiori autofecondati di ciascuna generazione ottenuta coi metodi soliti.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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