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      (15) È adunque interessante di vedere che alcune piante da me ottenute, col mezzo di fiori, che furono probabilissimamente autofecondate per la prima volta dopo molte generazioni d'incrociamenti, siano state inferiori in altezza alle piante incrociate, fino al punto d'arrivare, per esempio, alla proporzione di 76 a 100. - Siccome le piante che furono autofecondate in ciascuna generazione successiva, andarono di mano in mano diventando più affini, si avrebbe dovuto aspettarsi che la differenza in altezza fra esse e le piante incrociate fosse sempre progressiva, ma questo è sì poco probabile che la differenza fra le due serie di piante nella settima, ottava e nona generazione prese insieme è minore che nella prima e nella seconda prese insieme. Del resto, quando si ricorda che le piante incrociate ed autofecondate discendono tutte dallo stesso stipite, che molte piante incrociate in ciascuna generazione, furono intinte fra loro d'una parentela talvolta strettissima, e ch'esse furono sovente esposte alle medesime condizioni, locchè, come vedremo, è importantissimo, non è meraviglia il vedere che la loro differenza è venuta mano a mano decrescendo nelle ultime generazioni. - Al contrario, v'è anzi da meravigliarsi che le piante incrociate siano state vittoriose, sia pure in piccolo grado, nelle ultime generazioni.
      Il vigore costituzionale, più notevole nelle piante incrociate che nelle autofecondate, fu provato in cinque occasioni con metodi diversi; cioè, esponendole nella loro giovinezza al freddo sensibile, o ad improvvisi cambiamenti di temperatura; oppure mettendole in gara con piante d'altra specie, completamente sviluppate, e in condizioni sfavorevolissime.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584