Da ciò risulta che Heros e la sua discendenza, furono dotati d'una costituzione straordinariamente differente da quella delle altre piante della medesima specie.
Sebbene le piante ottenute, in dieci generazioni continue, d'incrociamenti fra piante distinte ancorchè affini, abbiano sorpassato quasi sempre, in altezza, in vigorìa costituzionale e in fecondità le loro avversarie autofecondate, è stato provato che le pianticine, provenienti da fiori inter-incrociati sulla medesima pianta, non sono per niente superiori; ma per lo contrario, un po' inferiori in altezza e in peso alle pianticine fecondate dal loro proprio polline. Questo è un fatto rimarchevole il quale sembrerebbe indicare, che l'autofecondazione è talvolta più vantaggiosa che l'incrociamento, benchè questo porti spesso con sè qualche vantaggio evidente ed importante. - Ma io tornerò in argomento in uno dei prossimi capitoli.
I benefizi che risultano sì generalmente da un incrocio fra due piante, dipende certo da ciò che i due soggetti differiscono alcun poco o nella costituzione o nei caratteri. Questo fatto è provato dalle pianticine incrociate della nona generazione, le quali, dopo un incrociamento col polline d'un ramo novello, furono superiori in altezza e quasi anche in fecondità alle altre piante nuovamente incrociate, quanto queste ultime lo furono alle piante autofecondate della corrispondente generazione. Da ciò risulterebbe questo importante principio, che il semplice atto di incrociamento fra due piante, le quali, sebbene distinte, siano intinte d'un certo grado di parentela, e sottoposte lungamente a condizioni analoghe, non produce effetti vantaggiosi, se si paragonano a quelli che risultano da un incrocio fra piante appartenenti a due branche o famiglie distinte, che siano state assoggettate a condizioni un po' diverse.
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Heros
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