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      La superiorità delle piante incrociate fu dimostrata in più modi. - Essendo stati seminati in una data parte d'un vaso, dei semi autofecondati, si seminarono, due giorni dopo nel punto opposto, dei semi incrociati. - I due gruppi di pianticelle restarono eguali finch'esse raggiunsero l'altezza di 0m,012, ma a completo sviluppo, le due più alte piante incrociate arrivarono all'altezza di 0m,312 a 0m,218, mentre che le due piante maggiori autofecondate non arrivarono che a 0m,20 a 0m,137.
      In un terzo vaso, quattro giorni dopo le autofecondate, si seminarono le sementi incrociate; le pianticine provenienti dai semi autofecondati, ebbero naturalmente in principio la prevalenza; - ma allorchè i due gruppi arrivarono da 0m,125 a 0m,150, si eguagliarono, e infine i tre maggiori soggetti incrociati arrivarono a 0m,275, 0m,25, 0m,20, mentre che i tre più alti autofecondati non raggiunsero che 0m,30, 0m,212, 0m,187. In maniera che non v'era grande differenza, perchè le piante incrociate non ottennero che una superiorità media di 0m,008. - Le piante furono allora cavate, e così turbate nella loro vegetazione, si trapiantarono in un gran vaso. - I due gruppi vennero su per bene nella seguente primavera, e le piante incrociate mostrarono ancora la loro naturale superiorità, perchè le due maggiori fra loro toccarono 0m,325, mentre le due maggiori autofecondate non arrivarono che a 0m,275, 0m,212, cioè a dire nella proporzione di 100 a 75. I due gruppi furono disposti in modo che potessero spontaneamente fecondarsi da loro stessi, e le piante incrociate produssero un gran numero di capsule, mentre pochissime e povere ne diedero le autofecondate.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584