In tutte le antecedenti esperienze, nelle quali le pianticine, ottenute da un incrocio fra piante distinte, furono messe a confronto con delle autofecondate, queste furono le prime a fiorire; ma nel caso presente, in sette vasi, sopra otto, una sola pianta autofecondata fiorì prima della incrociata opposta. Dopo i risultati mostrati dalla Tabella XXII, un incrociamento tra due fiori dello stesso piede, non sembra portare alcun vantaggio sulla discendenza che ne deriva, poichè le piante autofecondate sono superiori in peso. - Ma questa non è una seria conclusione, se si tien conto delle misure esposte nella Tabella XXI. Tuttavia queste ultime, per la causa già indicata, sono molto meno degne di interesse.
Tabella XXII.
Numero dei vasiPiante provenienti da un incrocio fra differenti fiori della medesima pianta.
Piante provenienti da fiori fecondati col loro proprio polline.
metrimetri
I.
0,378
0,478
0,300
0,515
0,253
0,318
II.
0,406
0,281
0,340
0,184
0,503
0,437
III.
0,471
0,318
0,375
0,393
0,346
0,425
IV.
0,481
0,406
0,493
0,540
V.
0,634
0,565
VI.
0,375
0,490
0,506
0,406
0,681
0,490
VII.
0,193
0,193
0,350
0,200
0,337
0,175
VIII.
0,456
0,509
Piante agglomerate
0,468
0,443
0,459
0,387
0,459
0,378
Totale
9,87
8,84
Sommario delle osservazioni sul Mimulus luteus. - Durante le tre prime generazioni di piante incrociate ed autofecondate, in molti vasi, furono soltanto misurati i tre maggiori soggetti di ciascun gruppo, e l'altezza media fra dieci incrociate e dieci autofecondate fu come 100 a 64. - Le incrociate furono anche più feconde assai delle autofecondate, ed il loro sviluppo fu di tanto maggiore, che esse superarono queste ultime in altezza, anche quando furono seminate nello stesso vaso, quattro giorni dopo delle avversarie.
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Tabella XXII Tabella XXI Mimulus
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