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      La stessa superiorità si rilevò in modo notabile, quando le due categorie di sementi furono seminate in opposizione in vasi pieni di terra magrissima e invasa dalle radici d'una pianta estranea. - In un dato caso delle pianticelle incrociate ed autofecondate, vegetando in terra fertilissima, senza essere in lotta fra loro, toccarono una eguale altezza. Quando arriviamo alla quarta generazione noi vediamo i quattro maggiori individui incrociati, sommati assieme, superare di poco i due più grandi autofecondati; ed uno di questi ultimi vince il suo avversario incrociato; ciò che non era mai prima avvenuto. Questa autofecondata vittoriosa, apparteneva ad una nuova varietà a fiori bianchi, che crebbe di più che le vecchie varietà giallastre. - Da principio, dietro autofecondazione, essa si mostrò più feconda delle vecchie varietà, e nelle successive generazioni lo divenne sempre più da se stessa. Nella sesta generazione, i due gruppi di piante essendo abbandonati alla fecondazione spontanea diretta, le piante autofecondate di questa varietà, paragonate alle incrociate, produssero le capsule nella proporzione di 147 a 100. Alla settima generazione, venti fiori, presi da una di queste piante artificialmente autofecondata, diedero niente meno che 19 bellissime capsule.
      Questa varietà trasmise fedelmente la sua caratteristica a tutte le generazioni autofecondate, fino all'ultima (la nona), in modo che tutte le numerose piante che ne derivarono presentarono una completa uniformità di carattere, offrendo così un notevole contrasto con quello che succede nei semi ottenuti da' grani acquistati.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584