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      - I semi Chelsea-incrociati, per riguardo all'altezza, stavano agli inter-crociati come 100 a 56; ed in fecondità come 100 a 4; gli stessi stavano alle autofecondate come 100 a 52, ed in fecondità come 100 sta a 3. Queste Chelsea-incrociate furono adunque assai più vigorose che le piante degli altri due gruppi, in maniera che fu notevolissimo il beneficio prodotto dall'incrocio con un nuovo piede.
      Finalmente, le pianticine provenienti dall'incrocio tra fiori d'una stessa pianta, non ebbero alcuna superiorità sopra quelli prodotti da fiori fecondati col loro proprio polline; ma tale risultato non è proprio sicuro, se si tien conto di qualche anteriore esperimento, quantunque fatto in circostanze sfavorevoli.
     
      DIGITALIS PURPUREA.
     
      I fiori della digitale comune sono proterandri, vale a dire che il loro polline matura e si spande il più delle volte prima che lo stigma dello stesso fiore sia pronto alla fecondazione. Tale operazione è assicurata dall'intervento di grandi calabroni, che occupati a ricercarne il nèttare, portano il polline di fiore in fiore. I due stami superiori, più lunghi, espandono il lor polline prima degli inferiori, più corti. Questo fatto può, probabilmente, spiegarsi così, secondo le deduzioni del dott. Ogle:(20) le antere degli stami più lunghi, trovandosi ravvicinate allo stigma, sarebbero eccellentemente collocate per una facilissima autofecondazione; ma siccome ciò non sarebbe vantaggioso, esse spandono in sul principio il loro polline, diminuendo così la probabilità che ciò avvenga.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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