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      - Eschscholtzia californica, piante provenienti da un incrocio con un ramo nuovo, che non ha più vigore, ma che è dotato d'una maggiore fecondità che le pianticine autofecondate. - Reseda lutea ed odorata, molti soggetti sterili col loro proprio polline. - Viola tricolor, effetti notabili dell'incrocio. - Adonis aestivalis. - Delphinium Consolida. - Viscaria oculata, le piante incrociate sono di poco più grandi, ma più fertili delle autofecondate. - Dianthus Caryophyllus, piante incrociate ed autofecondate, confrontate per quattro generazioni. - Effetti considerevoli dell'incrociamento con un ramo nuovo. - Colore uniforme dei fiori nelle piante autofecondate. - Hibiscus africanus.
     
      VI. CRUCIFERE. - BRASSICA OLERACEA.
      Varietà: cavolo primaticcio di Cattel (cavolo cuor di bue).
     
      I fiori del cavolo comune, come lo ha dimostrato H. Müller,(30) sono adatti alla fecondazione incrociata; essi abortirebbero sotto l'influenza dell'autofecondazione. È noto che le varietà ne sono tanto incrociate dagli insetti che è impossibile d'ottenerne delle specie pure nella stessa ortaglia, allorchè più d'una specie fioriscono contemporaneamente. Sotto un certo aspetto, i cavoli non eran molto opportuni alle mie esperienze, perchè quand'essi avevano formato il loro cuore, era difficilissimo misurarli. Le pannocchie differiscono anch'esse d'assai in altezza, perchè una pianta stentata produce talvolta una infiorescenza più elevata che una vigorosa. Nelle ultime esperienze, le piante a pieno sviluppo furono estirpate, poi pesate, ed allora si vide il grande vantaggio dell'incrociamento.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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