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      Se noi veniamo ora alla fecondità dei tre gruppi di piante, noi troviamo dei risultati molto differenti. Io posso, prima di tutto, stabilire che in cinque vasi sopra nove, le prime piante che fiorirono furono le inglesi incrociate, che negli altri quattro, la prima fu un'autefecondata, e che mai una incrociata mostrò per prima un fiore; queste ultime furono adunque vinte in questa parte, come in molte altre. Le tre serie vicinissime di piante che vegetavano in piena terra fiorirono a profusione, questi fiori furono continuamente visitati dalle api, e ne furono certo inter-crociati.
      Il fatto che molte piante, nelle anteriori esperienze, restarono sempre quasi sterili, essendo coperte da un velo, e diedero al contrario moltissime capsule, poichè furono scoperte, prova quanto sia efficace il trasporto del polline di pianta in pianta col mezzo degli insetti. Il mio giardiniere raccolse, in tre volte successive, un egual numero di capsule mature sulle piante di tre gruppi, sinchè ne ebbe raccolto quarantacinque in ciascheduna serie. Essendo impossibile giudicare dall'apparenza esteriore se i frutti racchiudono o no buoni semi, io ho dovuto aprire tutte le capsule. Sopra le quarantacinque provenienti da piante inglesi-incrociate, quattro furono trovate vuote, cinque fra le inter-crociate, e nove infine, fra le autofecondate. I semi furono contati in 21 capsule prese a caso in ciascun lato, e il numero medio dei semi nelle capsule delle piante inglesi incrociate fu di 67, in quelle delle inter-crociate di 56, e in quelle delle autofecondate di 48,52. Ne segue che:


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584