In un'altra estate ripigliai l'osservazione, e finalmente potei vedere qualche calabrone di colore oscuro visitare, per tre giorni consecutivi, quasi tutti i fiori delle macchie. Quasi tutti avvizzirono tosto e produssero delle belle capsule. - Io suppongo che sia necessaria una certa condizione atmosferica per la secrezione del nèttare, e che quand'esso è prodotto, gl'insetti lo riconoscano all'odore, e visitino i fiori.
Siccome questi fiori richiedono l'intervento degli insetti per la loro completa fecondazione ed essi sono ben lungi dall'essere visitati così di sovente come i fiori nettariferi, si può ben comprendere il fatto scoperto da Müller e descritto da questo autore nella Nature, cioè a dire, l'esistenza di questa specie sotto due forme. L'una porta grandi fiori, che, come abbiam detto, richiedono lo intervento degli insetti, e sono adatti all'incrociamento col mezzo di questo bestiuole; mentre l'altra ha dei fiori molto più piccoli, molto più sbiaditi, e che, formati con piani un po' diversi, favorevoli all'autofecondazione, diventano anche atti ad assicurare la propagazione della specie. La forma, feconda in se stessa, può anche essere per ciò incrociata, ma v'è dubbio.
Nelle mie prime esperienze sulla Viola tricolor, ho tentato invano d'ottenere delle pianticine. Ottenni solo una pianta incrociata completamente sviluppata, ed un'altra autofecondata. La prima aveva 0m,312 di altezza, la seconda 0m,200. - L'anno dopo alcuni fiori d'una nuova pianta furono incrociati col polline di un'altra pianta che io sapeva essere diversa; condizione questa molto da osservarsi.
| |
Müller Nature Viola Ottenni
|