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      Una grande maggioranza di capsule, spontaneamente fecondate, prodotte da più piante o non contenevano semi o ne contenevano un solo. Escluse queste ultime capsule, contai i semi contenuti nelle diciotto migliori. Essi erano in media 18 per una. Una delle piante fu, più d'ogni altra, spontaneamente fertile per se stessa. In un altro esperimento, una sola delle piante coperte produsse spontaneamente 18 capsule, ma soltanto due di queste contenevano pochi granelli (da 10 a 15).
      Piante incrociate ed autofecondate della prima generazione. - I molti semi ottenuti dai suddetti fiori incrociati e artificialmente autofecondati, furono seminati in piena terra e ne ebbi così due grandi serie di pianticine l'una presso dell'altra. Siccome questa pianta fu la prima sulla quale io esperimentai, non aveva allora formato alcun piano d'operazione. Quando le due serie furono in piena fioritura, io misurai a caso un gran numero di piante, e mi ricordo solo che le incrociate avevano in media 0m,100 più in altezza che le autofecondate. Se io ne giudichi dalle posteriori misurazioni, posso assicurare, che le piante incrociate ebbero circa 0m,700, e le autofecondate n'ebbero 0m,600; ciò che ci dà la proporzione di 100 a 86. Sopra molte piante, quattro incrociate fiorirono prima di ciascuna autofecondata.
      Trenta fiori, appartenenti alle piante incrociate della prima generazione, furono nuovamente incrociati col polline d'una pianta diversa della stessa serie, e diedero 29 capsule contenenti in media 55,62 semi, con un massimo di 110 per qualcheduna.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584