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      Sorprendente fu il risultato ottenuto, perchè le pianticine autofecondate non erano ancora sviluppate, che già vincevano le incrociate, e le superavano in un dato momento del doppio. Il caso da principio parve simile a quello del Mimulus, nel quale alla terza generazione si manifestò una grande varietà dotata di una notabilissima fecondità. Ma siccome in queste due generazioni successive le piante incrociate ripigliarono la loro consueta superiorità sulle autofecondate, il fatto che noi abbiamo testè accennato, deve considerarsi come anormale. La sola congettura ch'io possa fare è che i semi incrociati non erano arrivati ad una sufficiente maturità, e che perciò diedero piante deboli, che crebbero fin da principio irregolarmente, come avvenne nell'Iberis. Quando le incrociate arrivarono all'altezza di 0m,07 e 0m,10, le sei migliori dei quattro vasi furono misurate fino all'estremità dei loro cauli, e lo stesso si fece colle sei migliori autofecondate. - Le misure si trovano alla Tabella LXXVIII.
      Bisogna notare che qui tutte le incrociate superano le loro avversarie, mentre in una seconda misurazione la superiorità delle autofecondate dipende sopratutto dalla eccezionale piccolezza di due piante del vaso II. Le piante incrociate hanno qui una media altezza di 0m,077, e le autofecondate di 0m,152, cioè nella proporzione di 100 a 186.
      TABELLA LXXVIII.
      Petunia violacea (terza generazione: piante giovanissime).
      Numero dei vasiPiante incrociate
      Piante autofecondate
     
      metrimetri
      I.
      0,037
      0,143


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Mimulus Iberis Tabella LXXVIII