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      Quanto all'altezza, calzano le stesse conclusioni, come si è visto nei casi dell'Ipomaea, del Mimulus e del Dianthus.
      10. Nicotiana Tabacum. - Le mie piante furono notevoli per la loro autofecondità, e le capsule dei fiori autofecondati diedero apparentemente più semi di quelle che furono fecondate per incrocio. Non si è visto alcun insetto visitare questi fiori nella serra; ed io suppongo che il ceppo sul quale esperimentai sia stato ottenuto sotto i vetri, e sottoposto all'autofecondazione per più generazioni anteriori: se così è, noi possiamo spiegare, come nel corso di tre generazioni le pianticine incrociate dello stesso vecchio ceppo, non abbiano uniformemente superato in altezza le pianticine autofecondate. Ma questo caso si complica un poco, perchè le piante avevano un organismo talmente differente, che parecchie pianticine, sia autofecondate sia incrociate, essendo pure ottenute nel tempo stesso e dagli stessi genitori, crebbero in un modo diverso. Comunque sia la cosa, alcune piante nate da soggetti autofecondati della terza generazione, incrociate con una sotto-varietà un pochino differente, superarono di molto in altezza e in peso le piante autofecondate della quarta generazione, e l'esperienza s'era fatta in larga scala. Esse le superarono in altezza, quando vissero in vasi, ma senza essersi agglomerate, nella proporzione di 100 a 66, e quando si furono addensate, in proporzione di 100 a 54. Queste stesse piante incrociate poste in una lotta accanita fra loro, superarono anche in peso le autofecondate, nella proporzione di 100 a 37. Così avvenne, in grado minore (come si può vedere nella Tabella C) quando i due gruppi, lungi dall'essere in lotta reciproca, vegetarono in piena aria.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Ipomaea Mimulus Dianthus Tabacum Tabella C