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      Uno strano caso fu questo, che, in un vaso dove i due gruppi erano molto agglomerati, le incrociate furono invece tre volte più grandi delle autofecondate. Siccome nelle due generazioni che precedono e che seguono, quanto nelle piante ottenute con un nuovo incrocio, le incrociate sorpassarono di molto le autofecondate in altezza, in peso e in fecondità (allorchè ne ho fatta osservazione), il caso presente dev'essere considerato come irregolare ed incoerente alla regola generale. La più probabile spiegazione di questo fatto si è che i semi d'onde provennero le piante autofecondate della terza generazione, non erano ben maturi, come osservai un caso consimile nell'Iberis. Alcune pianticine autofecondate di quest'ultima pianta, ch'io sapeva esser nati da semi immaturi, crebbero da prima assai più rapidamente che le incrociate ottenute da semi più maturi, e, una volta preso il sopravvento, lo conservarono. Alcuni di questi stessi semi di Iberis furono seminati in punti opposti di vasi pieni di terra bruciata e di sabbia pura non contenente alcuna materia organica, e in tal caso le giovani incrociate crebbero, nella loro breve vita, il doppio delle autofecondate, come ciò era avvenuto, colle due suddette serie di Petunia che vissero agglomerate, e quindi obbligate a lottare reciprocamente. Noi abbiamo pure veduto nell'ottava generazione dell'Ipomaea che le pianticine autofecondate ottenute da genitori malaticci, crebbero prima molto più rapidamente che le incrociate, in modo ch'essi furono, da principio, e per lungo tempo, di un'altezza molto superiori a queste ultime, benchè dovessero per ultimo essere superate.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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