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      8. Specularia Speculum. - Non si misurarono che le quattro maggiori incrociate e le quattro maggiori autofecondate di quattro vasi. Le prime stavano in altezza alle ultime come 100 a 98. In tutti i quattro vasi una incrociata fu la prima a fiorire; e questo è ordinariamente l'indizio della superiorità delle incrociate. I fiori dei generatori che furono incrociati col polline di un'altra pianta, diedero dei semi, che, paragonati a quelli ottenuti da fiori autofecondati, stavano come 100 a 72. - Noi possiamo quindi trarre le stesse conclusioni che nell'ultimo caso, riguardo al beneficio ottenuto da un incrociamento.
      9. Borrago officinalis. - Si ottennero soltanto quattro incrociate e quattro autofecondate. Dopo misurate, le prime stavano alle seconde come 100 a 102. Tale scarso numero di misurazioni non può fornire un esatto criterio, e nel caso presente il vantaggio delle autofecondate sulle incrociate è derivato quasi interamente da ciò, che una delle autofecondate raggiunse un'altezza straordinaria. Tutte quattro le incrociate furono prime a fiorire. I fiori dei generatori incrociati paragonati agli autofecondati produssero sementi nella proporzione di 100 a 60. Abbiamo quindi gli stessi risultati che nei casi precedenti.
      10. Passiflora gracilis. - Non si ottennero che due piante autofecondate e due incrociate; le prime furono, in altezza, alle seconde come 100 a 104. D'altronde i frutti nati da fiori incrociati sulle piante generatrici contenevano semi, che paragonati in numero a quelli delle autofecondate stavano nella proporzione di 100 a 85.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Specularia Speculum Borrago