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      Dopo che le pianticine appena nate si piantavano in coppie nei punti opposti di vari vasi, il resto dei semi, in istato di germogliazione, o no, furono nella maggior parte dei casi seminati spessi spessi nei punti opposti d'un altro grande vaso. Le pianticine vi crescevano quindi assembrate e in grave lotta fra loro. Ed anche in questi casi la superiorità delle incrociate si manifestava più ancora che nelle coppie dei singoli vasi.
      Talvolta le sementi incrociate ed autofecondate, furono seminate in due file separate, in una terra mondata dalle male erbe, ove le pianticine non erano evidentemente in lotta con piante di altre specie. Però, nelle singole file ogni soggetto dovea lottare col vicino. A completo sviluppo furono scelte, paragonate e misurate le maggiori piante di ciascuna serie. In parecchi casi, ma non tanto invariabilmente quanto avrei voluto, il risultato fu, che le incrociate sorpassavano le autofecondate di meno, che quand'esse erano messe a confronto in vasi separati, per coppie. Ad esempio, nelle piante di Digitale, che lottarono in vasi, le incrociate furono, in altezza alle autofecondate, come 100 a 70, mentre che quelle che crescevano separatamente diedero soltanto la proporzione di 100 a 85. Altrettanto fu osservato nella Brassica. Nella Nicotiana, le incrociate furono, in altezza, alle autofecondate (vivendo entrambe agglomerate in un vaso) come 100 a 54; quando l'assembramento fu più raro, come 100 a 66; quando vissero in piena aria e separate quindi senza lotta, come 100 a 72. Tuttavia nello Zea Mais, v'ebbe più sproporzione fra le incrociate e le autofecondate, quando vissero in piena terra, che appaiate in vasi separati nella serra.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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