Un risultato quasi identico si ottenne con qualche incrociata e qualche autofecondata della Viola tricolor. Nelle incrociate del Sarothamnus Scoparius i giovani rampolli, non ebbero neppure le loro estremità irrigidite dal freddo d'un cattivissimo inverno, mentre le autofecondate lo furono fin sotto terra, e non furono così capaci di fiorire nemmeno alla prossima state. Le giovani pianticine di Nicotiana sopportarono assai meglio delle autofecondate un'estate fredda ed umida. Non trovai che una sola eccezione alla generalità di questa regola: lasciai, una volta, allo scoperto, d'inverno, tre lunghe serie di Eschscholtzia, parte incrociate con un nuovo ceppo, parte inter-crociate collo stesso ceppo, parte autofecondate, e perirono tutte, meno due autofecondate. Tale caso non è però tanto straordinario quanto può parere, perchè non bisogna dimenticare che le piante autofecondate dell'Eschscholtzia, furono sempre più grandi e più pesanti delle incrociate, essendo realizzato, in questa specie, ogni beneficio dell'incrociamento, nell'aumento di fecondità.
All'infuori d'ogni causa esterna, le piante autofecondate furono più soggette ad una morte prematura che le incrociate, e questo mi parve un fatto notevole. Quando una delle pianticine moriva giovanissima, io gettava anche l'avversaria, e mi consta che la morte abbia colpito molte più autofecondate che incrociate; ma non mi ricordai di prender note esattamente. Del resto nel caso della Beta vulgaris, è certo che un gran numero di semi autofecondati, morì sotto terra dopo la germinazione, mentre i semi incrociati seminati simultaneamente non soffersero così. Quando una pianta morì in età un po' avanzata, ho tenuto nota, e trovo nelle mie memorie, che sopra più centinaia di soggetti osservati, sette incrociati solamente perirono, mentre che, almeno ventinove autofecondati (cioè più del quadruplo) morirono.
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Viola Sarothamnus Scoparius Nicotiana Eschscholtzia Eschscholtzia Beta
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