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      Così, ad esempio, nel Mimulus e nel Dianthus, in un sol vaso, sopra dieci, e nella Nicotiana, in un vaso solo, sopra sedici, una pianta autofecondata fiorì prima dell'incrociata nelle due forme, e queste poi fiorirono quasi simultaneamente.
      Un esame delle due liste, e specialmente della seconda, mostra che la tendenza alla priorità nella fioritura è dovuta generalmente ad una maggior forza di sviluppo, cioè all'altezza più elevata. Vi sono per altro delle notevoli eccezioni, le quali provano che altre ancora devono essere le cause. Per esempio, le piante incrociate del Lupinus luteus, della Clarkia elegans, furono in altezza alle autofecondate come 100 a 82, e tuttavia queste ultime fiorirono prime. Nella terza generazione della Nicotiana e nelle tre generazioni della Canna, le incrociate e le autofecondate furono quasi eguali in altezza, e tuttavia le autofecondate riuscirono a fiorire per prime. D'altronde, nella Primula sinensis, alcune piante ottenute da un incrocio fra due individui distinti, incrociati legittimamente, o no, fiorirono prima di quelle illegittimamente autofecondate, sebbene tutte le piante fossero in ambi i casi quasi eguali in altezza. Così avvenne, riguardo all'altezza, col Phaseolus, la Specularia e la Borrago. Le incrociate dell'Hibiscus furono inferiori in altezza, alle autofecondate, come 100 a 109, e tuttavia fiorirono prima delle autofecondate in tre dei quattro vasi. In conclusione non si può dubitare che le incrociate mostrano, anche nella precocità di fioritura, la stessa supremazia sulle autofecondate, che hanno in altezza, in peso, e in fecondità.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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