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      Tutti i fiori prodotti dalla stessa pianta sono stati originati dallo stesso seme; quelli che s'aprono ad un tempo sono stati esposti ad identiche condizioni climateriche, e le infiorescenze sono state nudrite dalle stesse radici. Per cui (e ciò concorda con quello che testè si è detto) nessun buon effetto risulterebbe dall'incrocio dei fiori d'una stessa pianta.(74) Contrario a questa conclusione è il fatto, che un bottone rappresenta, in un certo senso, un individuo distinto e capace di assumere all'occasione tanto nuovi caratteri esterni, quanto nuove particolarità organiche. Le piante ottenute da gemme che hanno variato, possono per molto tempo essere propagate per barbatelle, per innesto, ecc., come anche per generazione sessuale.(75) Vi sono pure molte specie nelle quali i fiori d'una stessa pianta differiscono, come avviene negli organi sessuali delle piante monoiche e poligame, nella struttura de' fiori, della circonferenza di parecchi Composite, Ombrellifere, ecc.; nella struttura del fiore centrale di qualche pianta, nei due generi di fiori prodotti dalle cleistogene e in molti altri casi. Tali esempi provano che i fiori d'una stessa pianta variano spesso, in molti punti importanti, e che tali variazioni avvengono, come quelle in piante distinte, durante lo sviluppo della specie.
      Era dunque necessario di conoscere cogli esperimenti, quali sarebbero gli effetti dell'inter-crociamento, nei fiori dello stesso piede, in confronto a quelli dell'incrociamento col loro proprio polline o con quello d'una pianta distinta.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Contrario Composite Ombrellifere