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      Questo diede la proporzione di 100 a 70. Tale proporzione non dimostra per intiero la grande superiorità sulle autofecondate, raggiunta dai soggetti nati da un incrocio fra piante distinte, perchè queste produssero più del doppio di grani che le prime, e furono molto meno soggette a morte prematura.
      2. Ipomaea purpurea. - Trentuna piante inter-crociate, provenienti da un incrocio tra fiori dello stesso soggetto, furono coltivate in dieci vasi, in lotta con altrettante autofecondate, e le prime riuscirono in altezza alle seconde, come 100 a 105. Per cui le autofecondate furono un po' più grandi delle inter-crociate, e in otto vasi, sopra 10, un'autofecondata fiorì prima delle incrociate corrispondenti. Le piante che non vissero molto agglomerate (e ciò è il più importante nel confronto), in nove vasi sopra dieci furono tagliate e pesate, e il peso di 27 inter-crociate stette a quello di ventisette autofecondate come 100 a 124; per cui, in questa prova notevolissima fu la superiorità delle autofecondate. Io parlerò ancora, a suo luogo, di tale superiorità, raggiunta in qualche caso dalle autofecondate. Ma ritornando alla discendenza di un incrocio fra piante distinte, in confronto con autofecondate, noi troviamo che l'altezza media di settantatre piante così incrociate per 10 generazioni, stette a quella di altrettante autofecondate come 100 a 77, e, nel caso delle piante della decima generazione, in peso come 100 a 44. Per cui la differenza fra gli effetti dell'incrocio di fiori d'una stessa pianta e quelli dell'incrocio di fiori di piante distinte, è notevolissima.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Ipomaea