Pagina (365/584)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tale fu necessariamente il caso delle capsule prodotte dai fiori cleistogeni della Vandellia.
      La fecondità delle incrociate è rappresentata nella Tavola dalla cifra 100, e quella delle autofecondate dalle altre cifre. Vi sono cinque casi nei quali la fecondità delle autofecondate è quasi eguale a quella delle incrociate. Tuttavia in quattro di tali casi, le incrociate furono manifestamente più grandi. Ma sarebbe bene osservare che in qualcheduno dei cinque casi, il grado di fecondità nei due gruppi non fu assolutamente constatato, poichè le capsule essendosi prodotte in numero apparentemente eguale e provviste del loro massimo di semi, non furono contate. In due casi soltanto (Vandellia e terza generazione del Dianthus) le capsule delle autofecondate contenevano più semi che quelle delle incrociate. Nel Dianthus, la proporzione dei semi contenuti nelle capsule incrociate e nelle autofecondate fu come 100 a 125; i due gruppi di piante furono lasciati all'autofecondazione sotto un velo, ed è quasi certo che la maggiore fecondità delle piante autofecondate, dovevasi soltanto all'aver esse variato, ed all'esser diventate così meno rigorosamente dicogame, essendosi maturate le loro antere e i loro stigmi in un intervallo di tempo molto più piccolo che non sia proprio delle loro specie. Se noi saltiamo questi sette casi, ne restano ventisei, nei quali le piante incrociate furono evidentemente molto più fertili (e qualche volta in modo straordinario) che le loro avversarie autofecondate.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Vandellia Tavola Vandellia Dianthus Dianthus