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      La loro fecondità passa per tutti i gradi, da zero fino all'eguaglianza assoluta coi fiori incrociati, e questo è un fatto che sfugge a qualunque spiegazione. Vi sono nelle due Tabelle quindici casi, nei quali il numero delle sementi, per ciascuna capsula prodotta da fiori autofecondati, eguaglia ed anche supera quello prodotto dai fiori incrociati. Taluno di questi casi sono, io credo, accidentali, e non si presenterebbero più in una nuova esperienza. Per ciò forse si verificarono nelle piante della quinta generazione dell'Ipomaea ed in una delle esperienze fatte sul Dianthus. La Nicotiana offre il caso più anormale fra tutti, perchè i fiori autofecondati dei generatori e dei loro discendenti della seconda e terza generazione diedero più semi che gli incrociati; ma noi riparleremo di questo caso, quando tratteremo delle specie molto feconde per se stesse.
      Si avrebbe potuto aspettarsi che la differenza in fecondità tra i fiori incrociati ed autofecondati nella Tabella G (in cui le piante d'una serie derivavano da genitori autofecondati) fosse meno fortemente notevole che nella Tabella F (in cui i fiori dei generatori furono autofecondati per la prima volta). Ma tale non fu il caso, per quanto le mie rare annotazioni possano determinare un'opinione. Non v'è adunque alcuna prova, fin ora, che la fecondità delle piante vada attenuandosi nelle successive generazioni autofecondate, mentre ve n'è qualcheduna, benchè piccola, per stabilire questa decrescenza nell'altezza e nello sviluppo.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Tabelle Ipomaea Dianthus Nicotiana Tabella G Tabella F