Si avrebbe, invero, potuto aspettarsi che le pianticine derivate da piante, i di cui fiori furono eccessivamente autosterili, avessero approfittato d'un incrocio maggiormente che le pianticine ottenute da piante che furono completamente o parzialmente feconde per se stesse; ma tale risultato non si ebbe in nessuno dei due casi. Per esempio, le discendenze d'una pianta di Reseda odorata fertilissima per se stessa, furono, una in riguardo all'altra, nella proporzione di 100 a 82 in altezza, mentre che nella stessa discendenza d'una pianta molto autosterile, la proporzione fu di 100 a 92.
Riguardo la fecondità naturale delle piante di origine incrociata ed autofecondata, data dalla precedente Tabella D (cioè il numero dei semi prodotti dai due gruppi dopo che i fiori ne furono fecondati nello stesso modo), le stesse osservazioni sono applicabili alla sconcordanza fra la loro fecondità e il loro vigore di sviluppo, come nei casi delle due Tabelle F, G, che noi abbiamo testè esaminato. Così le piante incrociate e le autofecondate dell'Ipomaea, del Papaver, della Reseda odorata e del Limnanthes furono quasi egualmente fecondi, e tuttavia le prime superarono di molto le seconde in altezza. D'altra parte le incrociate e le autofecondate del Mimulus e della Primula differivano grandemente in fecondità naturale, ma non così in altezza e vigorìa.
In tutti i casi di fiori autofecondati esposti nelle Tabelle E, F, G, la fecondazione ebbe luogo col loro proprio polline; ma v'è un'altra forma di fecondazione diretta che si ottiene col polline d'un altro fiore della stessa pianta, e questa o non produce alcuna differenza comparativa nel numero dei primi semi prodotti, o ne produce una piccolissima.
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Reseda Tabella D Tabelle F Ipomaea Papaver Reseda Limnanthes Mimulus Primula Tabelle E
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